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Certi muri servono!

Ricostruiamo insieme il muro di recinzione del centro per bambini e ragazzi disabili di Mugombwa

Il muro caduto a MUgombwa

Erminia, volontaria di Variopinto, da pochi giorni è arrivata in Rwanda: sono momenti di incontri, di saluti, di nuovi abbracci e di programmazione per il futuro, ma anche di nuove scoperte, come al centro per bambini e ragazzi disabili di Mugombwa dove il muro di cinta ha ceduto. La recinzione rende sicuro e protetto il luogo che accoglie un gruppo di ragazze e ragazzi, dai 5 ai 22 anni, con fragilità fisiche e mentali.

Il progetto educativo del centro, guidato da tre educatrici, garantisce loro la possibilità di affrontare la quotidianità, di frequentare la scuola con continuità, oltre a ricevere cure mediche adeguate e stabilire relazioni affettive solide e durature all’interno e all’esterno della comunità.

Erminia ci scrive

“Purtroppo, un inatteso periodo di forti piogge ha causato il crollo di parte del muro che delimita l’area del centro. Ci troviamo ora nell’urgenza di dover provvedere alla sua immediata ricostruzione, a questo punto lungo tutto il perimetro, per garantire al meglio le condizioni di sicurezza e protezione necessarie per la vita dei bambini e ragazzi che lo abitano”

Un appello che non potevamo non raccogliere subito e condividere con tutti voi. Per questo, in base alle voci del preventivo per i lavori di ricostruzione, abbiamo calcolato una proporzione che ci aiuterebbe a sostenere insieme la spesa e che può andare incontro alle possibilità di ognuno:

muro di mattoni Mugombwa

_con una donazione di 9 euro garantirai un kit da 100 mattoni: servono 220 kit mattoni per l’intero perimetro

_con una donazione di 27 euro potrai contribuire a due sacchi di malta cementizia e pietrisco per le fondamenta: per completare i lavori ne servono 100;

_con una donazione di 500 euro coprirai tutti i costi per il portale di ingresso e la vernice.

Che dite? Ce la faremo?

Sicuramente vale la pena di provarci…

Per il tuo contributo puoi:

  • venire a trovarci a “Variomondo, la bottega di Variopinto”, via I Maggio 4, 20812 Limbiate (MB) 0299050312 oppure a “L’Urlo della Terra”, Via Monsignor Tam 2. Uggiate Trevano (CO)
  • fare un bonifico con causale “Erogazione liberale progetto Ricostruiamo il muro” sul conto corrente di Variopinto Odv presso BANCA INTESA- FILIALE ACCENTRATA TERZO SETTORE IBAN: IT85 A030 6909 6061 0000 0122 098

Progetto cure mediche | ripresi gli interventi

Un’immagine che potrebbe sembrare una fra tante, ma che in realtà ha dietro di sé molto. Non un traguardo raggiunto, ma una tappa importante conquistata, con la voglia di riprendere il cammino.

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Di ritorno da Mugombwa: Anna racconta

Il progetto di collaborazione tra Variopinto e Asci don Guanella, nato dall’incontro delle due realtà di volontariato a favore dei bambini e dei giovani disabili in Rwanda e Ghana, prosegue. A raccontarci gli ultimi aggiornamenti sono le parole sul suo viaggio in Rwanda ed in particolare al centro di bambini e ragazzi disabili di Mugombwa di Anna, volontaria Asci.

 

“Un altro pezzettino si aggiunge alla mia esperienza africana: il centro di Mugombwa, situato tra le colline rwandesi. La collaborazione nata tra le associazioni ASCI e Variopinto mi ha offerto l’occasione di conoscere un altro angolo molto speciale del nostro mondo, gestito da una comunità di suore rwandesi chiamate “Le artigiane dell’Amore” (Il nome non poteva essere più azzeccato).Nella prima fase del progetto le due associazioni mi hanno incaricata, come professionista competente in riabilitazione della disabilità infantile, di fare una prima osservazione del centro che accoglie 23 tra bambini e ragazzi affetti da disabilità sia fisiche che mentali, con l’obiettivo di fornire strumenti pratici alle tre fantastiche donne che lo gestiscono.Mi sono inserita in un contesto molto familiare: Suor Maria Goretti, Suor Primitive e Suor Annunciata accudiscono i ragazzi in modo materno e affettuoso accompagnandoli nella gestione della vita quotidiana, incentivando la collaborazione e l’autonomia personale. Il centro è situato di fianco ad una scuola primaria e nasce per dare l’opportunità ai ragazzi con disabilità fisica di ricevere un’istruzione, obiettivo pienamente raggiunto. Contemporaneamente, con il sostegno di Variopinto, che è lontano dall’essere solo finanziario, il centro si preoccupa anche dell’aspetto medico. Appoggiati ad un ospedale specializzato, i ragazzi affrontano interventi ortopedici con risultati cambia-vita soprattutto per quanto riguarda il raggiungimento di un buon livello di autonomia personale, indispensabile per avere una possibilità di realizzazione. Per queste caratteristiche e per il progressivo inserimento nel centro di ragazzi con disabilità mentale è nata l’esigenza da parte delle suore di avere più competenze in ambito riabilitativo sia fisico che cognitivo e di avere più strumenti per il sostegno e il potenziamento allo sviluppo di abilità adattive dei ragazzi in vista di un loro miglior reinserimento nel contesto famigliare e comunitario.Per favorire la nascita di un legame di fiducia e rispetto è stata necessaria una prima fase di osservazione e conoscenza reciproca. In seguito sono state proposte attività e giochi volti a favorire lo sviluppo sia motorio che cognitivo, incentivando soprattutto il ragionamento logico piuttosto che l’apprendimento mnestico. L’interesse e il confronto nato con le suore ci hanno dato modo di approfondire alcuni temi, quali le difficoltà di apprendimento e diverse modalità per facilitare alcune posture per ragazzi affetti da disabilità fisiche.
L’ottimo legame instaurato e l’interesse dimostrato dalle suore rendono naturale e proficua la continuazione del progetto, con una verifica dell’utilizzo degli strumenti lasciati e il proseguimento del percorso su nuove necessità.Un ringraziamento, tutt’altro che di circostanza, va ad entrambe le associazioni per l’opportunità e la fiducia concessami, e un grazie speciale va ad Ileana di Variopinto che mi ha introdotto, accompagnato e sostenuto in un contesto, quello Rwandese, con una storia di sofferenza alle spalle, non lasciandomi mai sola e trasmettendomi giorno per giorno l’amore e la totale dedizione ai progetti e alle relazioni instaurate. Anna”